Invecchiare è inevitabile e malgrado ciò non tutti lo facciamo allo stesso modo, ci sono delle costanti di cui una corretta alimentazione per anziani disabili deve tenere conto.
L’invecchiamento è un processo in cui l’aspetto esteriore è solo una manifestazione di quello che avviene all’interno: il metabolismo cambia, le ossa diventano più fragili e i muscoli perdono forza e vigore. Anche le esigenze alimentari cambiano: la fame diminuisce, la sete è sempre meno frequente e la digestione si fa più problematica.
Una larga parte della popolazione anziana inoltre soffre di qualche disabilità come ad esempio le difficoltà motorie che costringono spesso a tenere per lungo tempo posture errate. Col passare del tempo potrebbero risultare dannose.
La mancanza di movimento per giunta impedisce quell’attività fisica che tanto gioverebbe alla salute dell’anziano tonificando i muscoli e rinforzando le ossa.
L’alimentazione, si sa, è la nostra prima medicina e a maggior ragione per un anziano è indispensabile seguire alcune regole che permettano di preservare il più possibile la salute. Vediamo quali sono.
Alimentazione per anziani disabili: la giornata tipo
La prima regola che ci sentiamo di consigliare è la regolarità. È bene effettuare sempre lo stesso numero di pasti, da 3 a 5, ed è bene farlo sempre alle stesse ore: questo aiuterà il corpo a non affaticarsi e ad assimilare correttamente i vari nutrienti. Vediamo quindi come suddividere i pasti all’interno della giornata.
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Come nutrirsi la mattina
SI dice che la colazione sia il pasto più importante e se questo vale in generale è ancor più vero per le persone anziane: da questo, infatti, si ricava l’energia necessaria ad affrontare la giornata.
Se l’abitudine di qualcuno è sempre stata quella di limitarsi al solo caffè, sarebbe opportuno cambiarla quanto prima. Più corretto è rifornire il corpo con un corretto apporto nutritivo, dove però gli zuccheri non devono eccedere. Meglio quindi limitarsi a qualche biscotto, un frutto e latte, sempre se non si è intolleranti al lattosio
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Come nutrirsi a metà mattina
Specialmente se la colazione è stata fatta in prima mattina, questo è un ottimo momento per uno spuntino. Frutta e cereali sono gli alimenti da preferire.
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Il momento del pranzo
Il pranzo è, anche per nostra tradizione, il pasto più importante per varietà e quantità, anche se con quest’ultima meglio sicuramente non eccedere! Deve essere composto dal giusto mix di carboidrati (pasta, pane, riso…) e di proteine (verdura, pesce, carne, latticini…).
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Come nutrirsi a metà pomeriggio
Altro ottimo momento per uno spuntino da effettuare con gli stessi criteri di quello di metà mattina.
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Il momento della cena
L’imperativo per la cena è di non appesantire l’organismo andando a disturbare il riposo notturno con una digestione difficoltosa. Ottimi in questo caso sono poche verdure, formaggi, purché leggeri e non troppo stagionati, e ovviamente frutta.
Molto importante nell’alimentazione per anziani disabili, che tendono ad avvertire meno gli stimoli della sete, è bere acqua in quantità sufficiente.
Anziani e disabili: Dove nutrirsi
Un aspetto spesso sottovalutato, nel momento del pasto, è il luogo. Un anziano disabile che soffre di problemi motori ha la necessità psicologica di ritagliarsi il più possibile momenti di indipendenza.
Gli ausili per spostarsi in casa sono di vario genere e ne abbiamo parlato diverse volte in questo blog. Un momento di serenità come il pasto deve essere difeso il più possibile. Pranzare o cenare al tavolo ha un grande valore. Una poltrona che si alza al livello del tavolo è senza dubbio un ottimo modo per soddisfare questa esigenza. In mancanza le poltrone alzapersona, come poltrona Lucrezia, possono accogliere facilmente un tavolino.
Una casa per un anziano a maggior ragione se è disabile, ha bisogno di elementi di arredo e ausili che facilitino lo spostamento. L’alimentazione, il riposo e il momento del bagno, possono essere difesi con l’utilizzo di strumenti adeguati. Una vasca con porta, una poltrona per anziano e vari ausili come i maniglioni, oggi sono alla portata di tutti.
Alimentazione per anziani disabili: qualche consiglio sugli alimenti
Dopo aver capito come distribuire correttamente l’alimentazione durante il giorno, prendiamo ora in esame qualche tipologia di alimento così per capire come inserirli correttamente nella dieta dell’anziano.
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Carboidrati
Partiamo con l’alimento principe della dieta mediterranea, i carboidrati che per noi si traducono tipicamente in pane e pasta. Tra questi però ci sono anche i cereali, come ad esempio il riso o il farro, ai quali andrebbe dato altrettanto spazio alternandoli agli altri citati in precedenza.
Parlando invece di zuccheri come, ad esempio, dolci e cioccolata ovviamente è meglio limitarne al massimo il consumo, senza però eccedere anche nei divieti: soddisfare il palato di tanto in tanto aiuta a migliorare l’umore e questo non nuoce certo alla salute!
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Pesce
Il pesce dovrebbe essere la fonte principale di proteine, dato che a parte queste è ricco di omega 3, grassi “buoni” che aiutano a prolungare la giovinezza delle cellule. Non ci sono in questo caso particolari controindicazioni, se non quella di utilizzare una cottura leggera e con pochi olii o grassi. Le fritture andrebbero sicuramente ridotte al minimo.
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Carne
Se il pesce è la fonte proteica più “nobile”, la carne è senz’altro la più diffusa. Sono da preferire soprattutto le carni bianche, come pollo e tacchino, e da limitare il più possibile il consumo di quelle rosse, senza però eliminarle del tutto. Anche il consumo di salumi e insaccati andrebbe ridotto drasticamente. Così come per il pesce andrebbero evitate le cotture con apporto di olii e grassi.
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Verdura e frutta
Questi alimenti dovrebbero essere immancabili in ogni tipo di alimentazione, e ancora di più in quella per anziani. L’unica accortezza da usare è di preferire frutta e verdure fresche in quanto ancora ricche di liquidi e fibre. Da evitare alimenti precotti o preconfezionati poiché contengono additivi e conservanti che potrebbero non essere troppo salutari.
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Latte e latticini
Molti, già in giovane età, perdono l’enzima che utilizziamo per digerire il latte. In questo caso questo tipo di prodotti non è molto indicato perché affatica l’apparato digerente rischiando di infiammarlo. Attenzione anche ai formaggi eccessivamente stagionati che, anche se privi di lattosio, potrebbero non essere troppo digeribili. Se invece non avete questo problema e non soffrite di intolleranze, sia il latte che i formaggi leggeri sono un’ottima fonte di calcio e proteine.
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Bevande
Lo abbiamo già detto: l’acqua è indispensabile e non andrebbe mai lesinata in nessuna dieta. Un buon apporto di acqua può però arrivare anche da altre bevande come tè, tisane e succhi di frutta.
Anche il vino fornisce il suo apporto idrico, e se il suo consumo si limita a mezzo bicchiere a pranzo e cena, non presenta nessuna controindicazione, anzi, contribuisce al piacere del pasto che non può che migliorare l’umore. Meglio evitare altri alcolici e superalcolici.